Le Attivazioni Bioenergetiche

Le attivazioni bioenergetiche© sono una pratica che aumenta la vitalità e il benessere insegnata alla My Life Design di Daniel Lumera, vengono generalmente svolte in gruppo, con un facilitatore che le dirige (ci sono dei facilitatori qualificati con relativo diploma, si trova anche una lista sul sito della My Life Design), ma possono anche essere praticate in solitaria una volta apprese e integrate completamente.

Io offro dei percorsi per apprendere la tecnica, applicarla e poi allenarla, con un massimo di 12 persone direttamente nel mio studio a Torricella.

Queste attivazioni sono un sistema di respirazione in grado di relazionare tutti gli aspetti dell’essere umano. Una struttura che crea un ponte di connessione in un sistema interdipendente, in cui il corpo non è separato dalla mente, un organo non è isolato dagli altri e dal sistema globale.
Un metodo dove la coscienza e lo spirito si riflettono sulla realtà emozionale, mentale e anche materiale, capace di collegare e riequilibrare una molteplicità di aspetti interconnessi, considerandoli sotto una visione globale. Insomma, dei processi interiori che utilizzano una specifica tecnica di respirazione abbinata a una particolare visualizzazione creativa e a una forte intenzione.

Sono queste 3 chiavi messe insieme che creano la forza e la potenza di questa tecnica ideata da Daniel Lumera.

1 – Attraverso l’uso del respiro possiamo modificare le emozioni, la mente e le funzioni fisiche, proprio come le emozioni in genere hanno anche un impatto sul respiro.

2 – È possibile anche portare benessere e guarigione utilizzando una ferma intenzione che carica il respiro della propria informazione vibrazionale e la porta dentro e fuori di noi.

3 – Infine, la visualizzazione creativa permette di influenzare la nostra realtà. Secondo gli insegnamenti filosofici di varie tradizioni sapienziali millenarie “diveniamo ciò che pensiamo”.

Quando abitiamo il respiro con intenzione, lentezza e presenza tutto viene vissuto in maniera diversa e viene impresso nel corpo fisico in modo assoluto.

Le respirazioni utilizzate in questa particolare tecnica derivano dal pranayama. Il Pranayama è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali, conosciuto anche come ricerca interiore. Attraverso le sue pratiche si impara come controllare la respirazione e la mente.

Nelle attivazioni bioenergetiche vengono utilizzati 3 tipi di respirazione: Bhastrika, Kapalabhati e Respirazione inversa.

Tra un tipo di respirazione e l’altra vengono effettuate delle ritenzioni di respiro a polmoni vuoti seguite da momenti di contemplazione. Nel Pranayama la fase espiratoria seguita da ritenzione è generalmente indicata con il nome Rechaka. Le diverse respirazioni a fasi alterne, alcune attivanti e altre di rilascio e accoglienza incarnano i 2 principi elettrico e magnetico portando equilibrio fra i due.

Un’ultima considerazione:

In questa pratica viene messa una grande rilevanza sull’attitudine. Non è tanto importante ciò che si fa, quanto come lo si fa, come si “abita” la pratica. La presenza in ciò che si fa, determina un “essere” piuttosto che un “fare”; la mente si compatta rispetto alle dispersioni e quando capisce che “si fa sul serio”, che deve obbedire, molla la presa.

Anche la mancanza di aspettative è fondamentale. È vivamente consigliato rimanere nell’umiltà e nell’amore. Lasciare che accada ciò che deve accadere consapevoli che tutto quello che arriva ha un senso ben preciso per noi. Le attivazioni bioenergetiche© portano un’accelerazione naturale di tutti i processi di risveglio.

Barbara Lupi guida dei gruppi di massimo 12 persone, questa tecnica è molto attivante, per questo motivo la si pratica preferibilmente di mattina, per evitare difficoltà di sonno va praticata al più tardi alle 15.00. Una sessione dura circa un’ora e mezza. La pratica delle attivazioni bioenergetiche è sconsigliata alle persone che soffrono di ipertensione.