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Guarire Sé Stessi

Al giorno d’oggi é sempre più convalidata l’idea che l’essere umano é molto più della sua fisicità, oltre al corpo non bisogna dimenticare la sfera emotiva, la mente, lo spirito e l’anima.

La malattia é oggi concepita come la risultante di uno squilibrio soggettivo, che può nascere a livello fisico, psichico, mentale o energetico, ma che con il tempo tende inesorabilmente a trasmettersi anche agli altri livelli.

Tale squilibrio comunque, a meno che sia innato, é da intendersi come originato in una mancanza di consapevolezza profonda di sé, e pertanto in una serie di errori commessi nell’agire o nel pensare. È ormai di comune accezione il fatto che abitudini di vita sbagliate conducano con il tempo a determinare varie malattie; nonstante questa informazione, tuttavia, molti perseverano in comportamenti pericolosi per la salute.

L’origine del problema é dunque da rinvenirsi in componenti emotive incontrollate, che impediscono la libertà di agire in modo più salubre ed equilibrato. In pratica si tratta di forme comportamentali istintive e prive di consapevolezza. Tuttavia nel determinare stati di malattia entrano di frequente in gioco anche altri, più subdoli meccanismi.

Il pensiero genera energia; il pensiero é energia. Una mente ossessionata, ansiosa o soggetta a stati emotivi negativi di qualsiasi natura determina energie squilibrate che, oltre a stimolare ulteriormente l’ansia, l’ossessione o quant’altro in un perverso circolo vizioso, con il tempo si trasmettono anche al corpo, indebolendolo e rendendolo soggetto a malattie. Fra l’altro il corpo stesso é in grado di memorizzare gli stati di malattia sottoforma di energia.

Il sintomo e la malattia sono l’apice di un sentiero che ha attraversato varie fasi, sono il risultato di un percorso di vita, nel quale la persona ha lasciato che emozioni negative e false credenze crescessero in lei, subendo vari processi, fino a consolidarsi e divenire malattia o malessere.

L’obiettivo del sintomo é quello di condurre l’uomo a prendere contatto con sé stesso per analizzare i cambiamenti che deve apportare alla sua vita e al modo in cui si rapporta con essa, per tornare sul cammino del benessere e della gioia. In questo modo la malattia non é più necessariamente negativa, ma diventa costruttiva e propositiva. Suggerisce alla persona di fermarsi e cambiare direzione per tornare sulla via della guarigione e della sanità.

La maggioranza delle persone che sono guarite da una grave malattia, se interrogate, rispondono che la loro vita é molto diversa ora, hanno portato, in seguito alla malattia, enormi cambiamenti (a volte anche drastici) che oggi gli permettono di vivere sereni. Si potrebbe dire che hanno fatto un salto quantico verso una nuova vita all’insegna della salute e della felicità.

Proprio per questo motivo amo sottolineare il fatto che ogniqualvolta un individuo intraprende una terapia olistica, di fatto  sceglie di fare un percorso di crescita che lo porta all’auto-guarigione. Il terapista, allora, é solo un accompagnatore nel cammino della guarigione di sé stessi.

Infine vorrei aggiungere che le vie della guarigione sono infinite, non esiste un solo modo per raggiungere il benessere. Per ogni persona questo percorso può essere diverso e unico. Oggigiorno abbiamo la possibilità di scegliere varie strade e ognuno può seguire quella che sente giusta per sé.

Barbara Lupi