Ecco a voi alcuni articoli che ho ritenuto interessanti:

TUTTI I MALI DELLA MEDICINA UFFICIALE DESCRITTI DA UN MEDICO

Sono un chirurgo ortopedico con circa vent’anni di professione (quindici in ospedale), svolti nella continua ricerca di terapie efficaci. Ho passato parecchio del mio tempo allo studio sulle strategie terapeutiche e dei nuovi farmaci, a volte provandoli su me stesso per saggiarne l’efficacia….

Ho raggiunto degli obiettivi di rilievo, sapendo, alla fine, di poter ottenere ciò che volevo. Ma la conquista più importante ottenuta è l’aver capito che la “medicina ufficiale” è falsa ed è solo strumento di potere delle Multinazionali della Salute.

Noi medici siamo plagiati, fin dall’inizio, dagli insegnamenti universitari che ci vengono propinati da un manipolo di “professori” che hanno il solo interesse di lasciarci nell’ignoranza sulla vera origine delle malattie. Alcuni di noi, alla fine, raggiungono la consapevolezza e mettono in moto delle grosse energie che provocano reazioni positive nel Tutto.

Da molto tempo mettevo in discussione la “medicina ufficiale” in quanto incapace di curare le malattie, al massimo poteva lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi. Ed è proprio su questo equivoco che si basa tutta la piramide della “medicina della malattia”. Se la malattia “A” ha come sintomi – x, y, z – , sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito. Non interessa che, come conseguenza, si sia sviluppata la malattia “B” con i sintomi – j, k, w – in quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così via. Non si capisce, o non si vuole capire, che la malattia “B” è solo l’espressione del blocco della malattia “A”, cioè di un meccanismo di difesa dell’organismo che cerca una nuova via per disintossicarsi. In definitiva, come dice Tilden, le malattie non sono altro che sintomi di un’unica malattia: la tossiemia.

Ho vissuto in prima persona il dramma di un bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin. La letteratura internazionale parla di sopravvivenza dell’80% con i nuovi protocolli chemioterapici, notizia molto confortante anche per me che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza. L’equivoco, questa volta, si gioca sul fatto che se il paziente muore anche dopo un mese per insufficienza renale o epatica, superinfezioni, ecc. provocati chiaramente dalla chemio, per la statistica non è morto di linfoma!

Ritornando al bambino, questi fu sottoposto per diciotto mesi a dosi massive di chemioterapia ed irradiazioni total-body, per cui i periodi che non faceva terapia, rimaneva in ospedale per curare gli effetti devastanti della chemio. Il suo ultimo mese di vita lo ha passato paralizzato nel letto, intontito dagli stupefacenti e quasi cieco.

A cosa è servito tutto ciò? Come si può pensare di eliminare i pidocchi da una persona dandole fuoco?

Questa triste esperienza è stata per me fondamentale in quanto mi ha definitivamente risvegliato la consapevolezza e, grazie anche all’aiuto delle persone dell’ASSOCIAZIONE S.U.M. – Stati Uniti del Mondo – (di cui oggi sono membro), ho compreso che si deve agire sulle cause per risolvere ogni problema.

Il concetto, quindi, di SALUTE non è, la non-malattia come ritiene la medicina ufficiale, ma è un perfetto equilibrio tra mente e corpo (mens sana in corpore sano). D’altronde non si spiega perché un farmaco non abbia la stessa azione in tutte le persone o una infezione non colpisca tutti i soggetti esposti. Ci deve essere una variante molto importante!

Ultimamente ho sentito dire da alcuni autorevoli (!) colleghi che una terapia è efficace se dà almeno il 55-60% di risultati positivi, vale a dire all’incirca la stessa percentuale dell’astensione al trattamento! Se un’auto non frena le vengono sostituiti i freni e per tutte le auto che hanno lo stesso problema il rimedio è lo stesso. Se una persona ha mal di testa, non è detto che prendendo un antalgico possa passare il dolore!

Quindi ci deve essere una seconda variante che interferisce sul processo di guarigione. È la Mente. Mentre il Corpo lo curiamo con una sana alimentazione, disintossicandolo e dandogli i supporti necessari per reagire alle aggressioni esterne (radiazioni, inquinamenti, ecc), la Mente la preserviamo stando in pace con noi stessi e con gli altri, amando Tutto e Tutti, senza fare differenze e mettendosi veramente al posto dell’altro. Solo dal perfetto equilibrio tra Mente e Corpo scaturisce la Salute.

Sono stato operato un anno fa di lobectomia tiroidea per ipertiroidismo (!) e condannato, come d’altronde è la regola, a prendere l’Eutirox a vita. Nonostante seguissi scrupolosamente le indicazioni datemi, continuavo a soffrire di dolori muscolari agli arti e di astenia (considerate che avevo smesso di fumare da oltre un anno proprio perché soffrivo di dolori agli arti).

Cambiando dentro sono cambiato fuori, ho modificato completamente la mia alimentazione (eliminando la carne e gran parte delle proteine animali, immettendo sostanze essenziali e non raffinate, combinando bene gli alimenti), ho eliminato completamente l’Eutirox e gli altri medicinali, rivolgendomi alle sostanze naturali.

Il risultato è stato la scomparsa dei dolori muscolari e la normalizzazione dei valori ematici non solo tiroidei.

Ho sempre sofferto di influenza e raffreddore frequenti specie nella stagione invernale, e mi è stato sempre obiettato che ero un soggetto “linfatico” perché nato pretermine e quindi non avevo sviluppato bene il sistema immunitario! Oggi io non soffro più di raffredore o influenza, anche stando a contatto con soggetti influenzati, io non prendo più niente (…ma allora la teoria sui germi di Pasteur forse non è molto esatta!!) e mi sento pieno di energia e vitalità.

Soffrivo di “verruche piane” al volto che ho trattato con crioterapia ripetutamente senza grossi risultati. Dopo sei mesi di “giuste abitudini alimentari” non è più presente alcuna verruca.

Perché nel popolo americano vi è una alta incidenza di infarto da ipercolesterolemia mentre nel popolo giapponese è bassissima? Perché nei paesi più industrializzati è in crescente aumento il diabete mentre nei cosiddetti paesi sottosviluppati è pressoché assente? È lampante che la variabile è l’alimentazione, ma i padroni della Sanità non lo dicono, raccontandoci la favola della genetica e della predisposizione familiare! Infatti si è visto con il fenomeno dell’emigrazione cambiare, nell’ambito della stessa razza, l’incidenza delle malattie.

Penso che non ci siano dubbi sulla veridicità di queste mie dichiarazioni, che provengono da una mente estremamente razionale e che si è sempre mossa nei canoni della scienza e della ricerca. Tutto è ulteriormente avvalorato dal fatto che, tengo a sottolineare, ho parecchi anni di professione, svolti sempre attivamente ed ho raggiunto obiettivi ragguardevoli, almeno secondo i canoni della Medicina Ufficiale.

C’è tanta gente che non vuole cambiare le proprie abitudini sbagliate; ma c’è tanta altra gente che è alla ricerca di qualcosa di concreto e di vero e noi gli daremo il nostro aiuto a percorrere la strada della Sanità e della Consapevolezza.

Dr. Giuseppe De Pace

(ortopedico ospedaliero)
DOPO ANNI CHE SI DICE ALLA GENTE CHE LA CHEMIOTERAPIA è l’unico modo per cercare di eliminare il cancro, sempre più persone, anche del settore sanitario, stanno finalmente iniziando a dire che c’è un modo alternativo …

1. Ogni persona ha delle cellule tumorali nel corpo. Queste cellule tumorali non si presentano nei test standard fino a quando non si sono moltiplicate a qualche miliardo. Quando i medici dicono ai malati di cancro che non ci sono più cellule tumorali nel loro corpo dopo il trattamento, significa solo che i test non sono in grado di individuare cellule tumorali in quanto non raggiungono una dimensione rilevabile.

2. Si verificano cellule tumorali da 6 a più di 10 volte nella vita di una persona.

3. Quando il sistema immunitario della persona è forte le cellule tumorali vengono distrutte, impedendo la moltiplicazione e la formazione di tumori.

4. Quando una persona ha il cancro, questo  indica che la persona ha delle carenze nutrizionali. Questa carenza potrebbe essere dovuta a fattori genetici, ambientali, alimentari e allo stile di vita.

5. Per superare le carenze multiple nutrizionali è necessario fare uso di integratori e cambiare dieta affinché si rafforzi il sistema immunitario.

6. La chemioterapia comporta la distruzione e annienta la rapida crescita delle cellule tumorali e distrugge anche in rapida crescita le cellule sane nel midollo osseo, del tratto gastro-intestinale, ecc, e può causare danni agli organi, come fegato, reni, cuore, polmoni, ecc

7.Le Radiazioni, mentre distruggono le cellule tumorali, provocano anche ustioni, cicatrici e danni a cellule sane, tessuti e organi.

8. Il trattamento iniziale con chemioterapia e radiazioni spesso riduce le dimensioni del tumore. Tuttavia, l’uso prolungato della chemioterapia e delle radiazioni non si tradurrà in una maggiore distruzione del tumore.

9. Quando il corpo ha troppo carico tossico da chemioterapia e radiazioni il sistema immunitario è compromesso o anche distrutto, e quindi la persona può soccombere a vari tipi di infezioni e complicazioni.

10. La chemioterapia e le radiazioni possono indurre le cellule tumorali a mutare e diventare resistenti e difficili da distruggere. L’intervento chirurgico può anche indurre le cellule tumorali a diffondersi ad altri siti.

11. Un modo efficace per combattere il cancro è quello di far “morire di fame” le cellule tumorali, quindi bisogna evitare di assumere quei cibi che vanno a “nutrire” le cellule tumorali.

12. Lo zucchero è un cancro-alimentatore. Eliminando lo zucchero si taglia fuori una importante fornitura di cibo per le cellule tumorali. Nota: I sostituti dello zucchero come NutraSweet, Equal, Spoonful, e altri ancora sono fatti con aspartame ed è dannoso. Sostituti naturali migliori sarebbero il miele di Manuka o melassa e lo Xilitolo ma solo in quantità molto piccole. Il Sale da tavola ha una sostanza chimica aggiunta per renderlo di colore bianco. Una migliore alternativa sarebbe utilizzare Bragg aminoacidi o sale marino.

13.Il latte induce il corpo a produrre muco, soprattutto nel tratto gastro-intestinale. Il cancro si nutre di muco. Eliminandolo e sostituendolo con latte di soia non zuccherato le cellule tumorali diminuiranno.

14. Le cellule tumorali prosperano in un ambiente acido. Una dieta a base di carne rossa è acida ed è meglio mangiare pesce, e un po’ di pollo piuttosto che carne di manzo o di maiale. La carne contiene anche gli antibiotici del bestiame, ormoni della crescita e parassiti, che sono tutti nocivi, in particolare per le persone con il cancro.

15. Una dieta fatta dell’ 80% di verdure fresche e succhi di frutta, cereali integrali, semi, noci e piccoli frutti contribuisce a porre il corpo in un ambiente alcalino. Circa il 20% può provenire da cibo cotto, compresi i chicchi. I succhi di verdura fresca forniscono gli enzimi vivi che sono facilmente assorbiti e arrivano fino al livello cellulare entro 15 minuti per nutrire e stimolare la crescita delle cellule sane.

Per ottenere gli enzimi vivi per la costruzione di cellule sane bisogna cercare di bere succhi di verdure fresche (la maggior parte delle verdure compresi i germogli di soia) e di mangiare alcune verdure crude 2 o 3 volte al giorno. Gli enzimi vengono distrutti a temperature di 104 gradi F (40 gradi C).

16. Evitare caffè, tè e cioccolato, che hanno molta caffeina. Il tè verde è una migliore alternativa e ha la proprietà di combattere il cancro. Acqua – meglio bere acqua purificata, o filtrata, per evitare le tossine conosciute e i metalli pesanti contenuti nella maggior parte dell’acqua di rubinetto. L’acqua distillata è acida, evitarla.

17. Le proteine ​​della carne sono difficili da digerire e richiedono un sacco di enzimi digestivi. La carne non digerita rimane nell’intestino, imputridisce e porta ad un maggiore accumulo tossico.

18. Le pareti delle cellule cancerogene hanno un rivestimento di proteine duro. Astenendosi o mangiando meno carne il sistema digestivo libera più enzimi per attaccare le pareti della proteina delle cellule tumorali e consente alle cellule killer del corpo di distruggere le cellule tumorali.

19. Alcuni supplementi aiutano a rigenerare il sistema immunitario (IP6, Flor-ssence, Essiac, antiossidanti, vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, ecc) e permettono alle cellule killer del nostro corpo di combattere e distruggere le cellule tumorali. Altri integratori come la vitamina E sono noti per causare l’apoptosi, o morte cellulare programmata, metodo naturale del corpo di eliminare cellule danneggiate, indesiderate o non necessarie.

20. Il cancro è una malattia del corpo, della mente e dello spirito. Uno spirito proattivo e positivo aiuterà a combattere il cancro.

Provare rabbia, amarezza spietata,…significa mettere il corpo in un ambiente stressante e acido. Imparare ad avere uno spirito d’amore e di perdono. Imparare a rilassarsi e godersi la vita.

21. Le cellule tumorali non possono prosperare in un ambiente ossigenato. L’esercizio fisico quotidiano e la respirazione profonda sono d’aiuto per ottenere maggiore ossigeno fino a livello cellulare. L’ossigenoterapia è un altro mezzo impiegato per distruggere le cellule tumorali.

L’ALIMENTAZIONE ED IL MUCO


Non tutti sanno che ciò che mangiamo può avere enormi conseguenze sulla produzione di muco e, quindi, agevolare o ostacolare la guarigione delle malattie.

Vediamo i cibi principalmente coinvolti:

LA CARNE DI MAIALE

La carne del maiale è molto particolare e, come tale, il suo consumo è oggetto di assoluto divieto in diverse religioni.
Superstizione?
In realtà, si tratta di una carne sicuramente saporita, che tuttavia nasconde alcune insidie.
Il maiale è un animale selezionato da ormai migliaia di anni per uso e consumo umano, biologicamente dotato di SCARSI SISTEMI DI DETOSSIFICAZIONE.


Cosa vuol dire?
Nel corso della vita tutti gli organismi viventi, noi compresi, assorbiamo un’enorme quantità di sostanze velenose, le TOSSINE, che provengono dall’alimentazione, dall’aria che respiriamo, addirittura dal nostro metabolismo.
Tali tossine tenderebbero ad accumularsi nel nostro corpo danneggiandolo seriamente se non fossimo dotati dei sistemi DETOX, strutture enzimatiche che neutralizzano ed eliminano i veleni.
Il maiale ne è sostanzialmente privo. Per tale motivo la sua carne è molto tossica, carica di cosiddette SUTOSSINE.
Inoltre la carne del maiale è ricca di una sostanza denominata ISTAMINA.
Si tratta di un potente mediatore dell’infiammazione, presente anche nei nostri tessuti, che interviene anche nelle crisi allergiche.
L’istamina causa edema dei tessuti ed aumento della produzione di muco.
Per tale motivo l’assunzione di carne di maiale è molto sconsigliata agli allergici che, infatti, di regola assumono ANTISTAMINICI e, quindi verrebbero a peggiorare alimentandosi con un cibo che li “carica” di istamina.
Il LATTE DI MUCCA

Il latte di mucca è uno degli alimenti più usati, per lo meno nelle culture occidentali. Il suo componente proteico principale è la CASEINA, contenuta in una percentuale del 400% rispetto al latte umano. La caseina è una sostanza collosa, usata come adesivo dall’industria (etichette, incollaggio di cartoni) o come addensante negli alimenti preconfezionati.

Il latte umano contiene quindi molte meno proteine rispetto al latte di mucca, e di tipo diverso.

Nell’intestino umano il latte umano forma delle morbide strutture a fiocco che vengono rapidamente assorbite mentre il latte vaccino forma una massa mucillaginosa difficilmente digeribile., che non crea problemi ai quattro stomaci del vitello ma sovraccarica il nostro apparato digerente.
Inoltre occorre ricordare che con l’avanzare dell’età si riducono i fattori che contribuiscono alla digestione del latte : l’acido cloridrico e l’enzima “rennina”.
Per tale motivo molti di noi da adulti si accorgono di digerire sempre peggio i latticini.
L’assunzione del latte, per l’elevato contenuto di caseina, causa la liberazione di ISTAMINA e l’aumento della produzione di muco, come ben illustrato da Coehen
[Cohen R., “Milk, A-Z”, Argus Publishing, ISBN: 0-9659196-8-4, 1999.].

CONCLUSIONI

Quanto abbiamo visto non deve causare ansia e portare ad un cambiamento copernicano delle nostre abitudini alimentari.

Occorre, come sempre, usare il buon senso. Ovviamente durante una patologia caratterizzata da eccessiva produzione di muco o durante una fase allergica sarà opportuno correggere la propria alimentazione.

Una volta superato il problema di salute si potrà riprendere con la consueta alimentazione, tenendo tuttavia presente quanto abbiamo visto e, possibilmente, non eccedendo e caricando il fisico con un quantitativo eccessivo e simultaneo di sostanze alimentari “a forte spinta mucosa” ( nella stessa giornata ad esempio latte al mattino, jogurth nel pomeriggio, formaggio e prosciutto la sera).

Tratto dal sito del Dr. Sergio Albanese Primario del Reparto ORL dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar

LETTERA ALLE LETTRICI TRATTA DALLA RIVISTA GENTE SANA

Care lettrici e cari lettori, sono una mamma di una bambina di un anno. Voglio parlarvi della mia esperienza con i pannolini ecologici, perché trovo che sia un peccato che questi pannolini non sono conosciuti. I pannolini esistono, ovviamente, da secoli, ma si sono modernizzati. Mentre una volta si usavano fasce triangolari di cotone o lino in cui il bambino veniva avvolto e si fissavano con la spilla da balia, oggi i pannolini lavabili hanno preso la stessa forma degli usa-e-getta: sono sagomati e si chiudono con il velcro.

Esistono varie marche di pannolini, una é europea, mentre le altre sono tutte straniere. Io, durante la gravidanza, ho letto diversi articoli e ho comperato i pannolini “”tutto in uno” della Kushies (dicono siano i migliori): l’imbottitura in flanella di cotone (molto assorbente) e la mutandina impermeabile ma traspirante sono cucite insieme.

Quando li ho messi per la prima volta alla mia bambina, sono rimasta un po’ perplessa perché erano enormi; gli arrivavano quasi alle ascelle. Per fortuna c’é la chiusura con il velcro che permette di aggiustare la taglia al millimetro. Con mio stupore però mi sono resa subito conto che nonostante fossero grandi (ci sono due taglie: 4-10 kg e 10-20 kg), da quando ho imparato a metterglieli non si é più bagnata. Adesso mi capita che si bagna quando dimentico di cambiarla (lo faccio ogni 2-3 ore) o beve tanto prima del riposino pomeridiano. Per la notte, da quando l’ho svezzata, ho iniziato ad adoperare la taglia grande (nonostante non arrivasse ancora ai 10 kg), perché prima di addormentarsi beve 2,5 dl di latte e dorme tutta la notte; così non la devo svegliare e la mattina solo raramente é bagnata (cosa che so che capita anche con i pannolini usa-e-getta). Inoltre ci sono come “accessori” delle fasce in cotone che si possono aggiungere per aumentarne l’assorbenza; io le ho sempre usate per la notte, visto che mia figlia ha sempre dormito almeno 6 ore senza svegliarsi,

Quando vado in giro mi organizzo con pannolini di ricambio e sacchetti di plastica. Inoltre metto degli inserti in viscosa, facilmente biodegradabili (ne avevo comperato alcune scatole assieme ai pannolini, ma ne ho trovati anche una buona marca alla coop che costano molto meno), che mi permettono di togliere le feci e buttarle nel gabinetto. Quando arrivo a casa, metto tutti i pannolini sporchi in un secchio. Ogni 2-3 giorni li lavo in lavatrice; l’importante é non usare igienizzanti, sbiancanti o candeggina che rovinano lo strato esterno. Mi rendo conto che per le famiglie che abitano in affitto e possono lavare solo un giorno a settimana, questo può risultare difficile. Ultimamente metto del bicarbonato dopo il prelavaggio; in questo modo tolgo i cattivi odori rimasti. Poi li metto nell’asciugatrice.

Durante le mie ricerche e in questo anno di esperienza, ho potuto verificare molteplici vantaggi:

  • La salute: il cotone é un materiale naturale, forse il migliore a contatto con la pelle perché permette la traspirazione. Nonostante la pelle rimanga umida, non ho mai avuto problemi con dermatiti, rossori e altro. Soprattutto sono sicura che sia qualcosa di inoffensivo, il che non é scontato dopo le  numerose voci allarmanti sui presunti componenti tossici contenuti nei pannolini. È infatti risaputo che la pelle assorbe per osmosi tutte le sostanze. Se si pensa che il bambino é a contatto per almeno 2 anni giorno e notte con sbiancanti e altre sostanze nocive, vale la pena considerare un’alternativa ecologica.
  • L’ambiente: un pannolino usa e getta può impiegare anche 500 anni per decomporsi. Se consideriamo che se ne fa un uso massiccio (un bambino produce in media 1 tonnellata di rifiuti in pannolini), l’utilizzo di quelli ecologici aiuterebbe a ridurre considerevolmente l’impatto ambientale. Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che si aumentano i lavaggi. Per questo io ho deciso di utilizzare un prodotto facilmente biodegradabile ed ecologico. Per quanto riguarda l’aumento del consumo di acqua ed elettricità, secondo gli studi questo ha comunque un impatto molto minore dell’enorme massa di rifiuti.
  • Il risparmio: anche se comperare i pannolini di stoffa sembra essere una grande spesa (é consigliabile comperare tutto lo stock di pannolini in una volta), facendo due calcoli ci si accorge immediatamente che nel giro di 9-12 mesi questa viene ammortizzata. Da un sondaggio risulta che un bambino crea una spesa di almeno 2500 frs., solo in pannolini usa e getta. Se si considera, inoltre la possibilità di un fratellino/sorellina il guadagno aumenta considerevolmente.

Non da ultimo ho notato che quando mi capita di utilizzare i pannolini usa e getta (per esempio quando vado in vacanza), gli odori di ammoniaca e di feci sono più considerevoli. Per questo motivo una madre che utilizza questi pannolini deve cambiare sacco della spazzatura ogni due giorni, anche se non completamente pieno. E per chi paga la tassa sul sacco, non é da poco.

In sintesi, sono più che soddisfatta di questa mia scelta che mi ha portato molti benefici e che ha stupito coloro che avevano riserve e pensavano che la mia bambina sarebbe sempre stata bagnata.

Pamela Lupi Farkas